PIET0310 ( 1771 - ? )

PIETRO SABBATINO (SEBASTIANO). Primo figlio di Antonio (ANTO0210) e di Francesca Toschi e' nato ed e' stato battezzato a Lugo il 29/6/1771 (BSG103), prendendo il nome del nonno Sabbatino (SABB0100), morto tre anni prima. Nel 1777 a sei anni e' cresimato, compare Giovanni Strozzi (CSG109).

Non lo troviamo piu' in famiglia col padre e i fratelli in SSG101 intorno al 1800.Infatti il 7/6/1792 aveva sposato, nella parrocchia di S.Francesco da Paola, Lucrezia Ricci Pettitoni di Sebastiano di quella parrocchia (MSF101). I figli vengono battezzati in San Giacomo, visto che S. Francesco da Paola non aveva a quei tempi il fonte battesimale, ma e' da ritenere che Pietro abitasse in questa parrocchia : infatti i figli morti vi sono registrati e inoltre nello Stato civile Napoleonico (vedi piu' avanti) risulta abitare nel rione Cento.

Nel 1793 nasce il primo figlio Domenico Giuseppe (ANL117), nel 1795 Angelo Custode Antonio (BSG115), nel 1797 Antonio (BSG116), nel 1799 un anonimo subito morto (DSF101), nel 1800 Sebastiano Giuseppe (BSG117) e nel 1807 Giovanni Gaspare (BSG120). In quest' ultimo battesimo e' definito "Pietro fattore".

Intorno al 1804-1805 lo troviamo nello Stato Civile Napoleonico con la moglie e 4 figli, nella parrocchia di S.Franc. da Paola (SNL105). Nell' Anagrafe Napoleonica, intorno al 1810 (ANL115), dove e' chiamato Pietro Sebastiano, risulta residente in Cento 543. Allo stesso indirizzo in ANL116-120 troviamo i figli Giuseppe Sebastiano, barbiere, Domenico Giuseppe falegname, Antonio, Angelo Custode, Giovanni Gaspare calzolari.

Lo troviamo poi nel 1819 in SNL150 "cursore, casa propria, strada di Cento n.478"; nel 1821 in SNL162 "cursore vescov.le, miserabile" con la famiglia composta da 6 individui; nel 1834 in SNL195, dove gli individui sono 4 e fa il bracciante; infine in SNL201 nel 1835 a 63 anni con la moglie e i figli Sebastiano e Giovanni.

Non si conosce l'anno della morte. Basandoci su BSG159, battesimo della nipote Anna "di Custode del vivente Pietro" nel 1836 e su SSG115 del 1844 in cui compare "Custode del fu Pietro", dovrebbe essere morto fra questi due anni.